Facebook diventerà obbligatorio per tutti i possessori di un visore Oculus
Nella giornata di ieri pomeriggio Oculus ha annunciato ufficialmente che a partire dai prossimi visori sarà obbligatorio iscriversi a Facebook per attivare tutte le loro funzionalità.
La nuova direttiva, che rappresenta il culmine dell’acquisizione di Facebook del gruppo Oculus iniziato nel 2014, entrerà ufficialmente in vigore a partire da questo ottobre.
Coloro che già dispongono di un account dovranno unificare proprio profilo Oculus a quello del social network. Tutti i precedenti visori rilasciati sul mercato continueranno ad essere supportati fino al 1° gennaio del 2023, dopodiché le loro funzioni saranno limitate se l’utente non collegherà il proprio profilo Facebook. Per la piattaforma Oculus for Business invece sono ancora previsti gli account separati.
Il login obbligatorio del profilo Facebook è sostanzialmente un modo per velocizzare il processo di utilizzo del visore, ma gli utenti potranno creare e mantenere un profilo VR invariato con liste amici separate e la possibilità di rendersi irrintracciabili sui social.
La scelta ovviamente non è stata vista di buon occhio da parte dell’utenza, che ha portato l’hashtag Oculus immediatamente tra i trend di Twitter per diverse ore. La decisione di obbligare l’utenza ad iscriversi ad un social network per utilizzare un dispositivo da gaming rientra tra le contestazioni principali dei consumatori al momento, che vedono questa scelta anche come una limitazione nella libertà di utilizzo e della privacy.
Facebook dal canto suo non gode di una grande reputazione e la giustificazione ufficiale da parte del social non è sicuramente di quelle che invogliano il consumatore:
L’obbligo di account Facebook viene infatti descritto come un modo per proteggere la community e introdurre nuove esperienze multiplayer di stampo social realizzare con il supporto alla VR, come Horizon, il futuro social network interamente realizzato in realtà virtuale, attualmente in beta su Rift S e Quest.
Nell’ottica della scena competitiva questa decisione potrebbe rivelarsi un grosso boomerang e c’è già chi specula su una possibile ritorsione in borsa. Nel frattempo l’intera community VR, che già rappresenta una nicchia nel mercato del gaming e non ha mai visto di buon occhio l’acquisizione di Oculus da parte del colosso dei social, sembra essersi coalizzata per esprimere il proprio dissenso.