Tra ombre, luci, novità e difficili attese: The Last of Us Parte 2 è pronto ad emozionarci e sconvolgerci.
La data di uscita di The Last of Us Parte 2 è stata fissata, non senza numerosi ostacoli, al 19 Giugno 2020. Una data che segnerà probabilmente uno dei lanci migliori di Sony degli ultimi anni, con un andamento crescente di pre-ordini tale da far impallidire altri titoli del calibro di God of War e Marvel’s Spider Man, accolti dal pubblico nel migliore dei modi: ad annunciarlo è stato il CEO Jim Ryan. Sarà arduo battere l’incredibile record di piazzamento di ben oltre 3 milioni di copie in soli tre giorni (record detenuto, al momento, dallo stesso Marvel’s Spider Man), ma il titolo di Naughty Dog potrebbe sorprenderci come ha fatto già nel lontano 2013, data di pubblicazione del primo capitolo.
La campagna pubblicitaria di Sony è stata supportata da diversi speciali trasmessi come State of Play, una rubrica di appuntamenti dalla cadenza piuttosto regolare e caratterizzati da spiegazioni dettagliate (sempre restando nell’ambito spoiler free) circa la trama, le fazioni in gioco, i nemici, il crafting ed in generale le nuove e più moderne meccaniche di gameplay.
“Una cosa l’ho capita: dal passato, non si scappa.”
The Last of Us Parte 2 ha mostrato sin dai primi trailer e scorci di gameplay una profondità espressiva senza precedenti. I temi attorno ai quali gravita l’intera trama, trattati con più crudezza e senza troppi compromessi, fanno da sfondo ad un evento traumatico che sembra aver destabilizzato e distrutto gli equilibri di Jackson, la pacifica comunità dove siamo stati condotti alla fine del primo titolo. Ellie sarà costretta ad intraprendere un viaggio di redenzione, di vendetta, di espiazione, in seguito probabilmente ad un evento che inciderà per sempre sulla sua crescita. Ed è proprio questo che sembra comunicarci il titolo – la crescita forzata, la rinuncia alla felicità, il dolore d’essere privati di un equilibrio fittizio e il dover affrontare dunque la caducità della propria esistenza, sempre tesa alla sopravvivenza, sempre tesa alla guerra.
Lo vediamo nel suo atteggiamento, nella rabbia di cui si nutre, nell’odio che brandisce come l’arma più potente. Non vi è più traccia nel suo sguardo dell’innocenza e della spensieratezza (e anche del pungente umorismo) che ci hanno accompagnati nel lontano 2013, soppiantati piuttosto dall’illusione e dal disincanto propri dell’età adulta. Come proiettili che colpiscono anche la più coriacea delle armature, Ellie si scaglierà contro coloro che l’hanno ferita, giurando vendetta, provando in tutti modi a ritrovare il sorriso che vediamo sul suo volto solo nei primissimi trailer, in compagnia di Dina, sua amante.
Ed è proprio qui che comincia il percorso rivoluzionario intrapreso da Naughty Dog. In un periodo di forte valenza sociale la delicatezza e la naturalezza con cui vengono presentate certe tematiche vanno a tessere l’intricato meccanismo di argomenti scottanti, vivi e pressanti: la vera rivoluzione è quella silenziosa, imprevedibile. Così l’omosessualità di Ellie, la difficile e complessa tematica dei rapporti genitoriali, l’abbandono, la depressione, l’aggressività vengono gettati su di una tela che va a comporre solo superficialmente ciò che ci aspetta a partire dal 19 Giugno.
“Combattiamo per ogni secondo che ci resta da passare insieme.”
Nei gameplay mostrati durante i vari State of Play possiamo percepire con mano i numerosi cambiamenti apportati al titolo. Ellie sarà infatti in grado di rotolare, schivare, saltare, arrampicarsi. Potrà interagire profondamente con l’ambiente, caratterizzato da una nuova ed apprezzata verticalità, capace di dare spessore tattico ed un gusto anche più squisitamente stealth allo stile di gioco, poiché attraverso quest’ultimo sarà possibile anche sgusciare sotto i veicoli ed attendere nascosti i nemici per poterli eludere o attirarli in un’imboscata.
In generale la mappa di The Last of Us Parte 2 sarà molto più vasta della precedente, e questo comporterà – stando ad alcune indiscrezioni – anche un buon quantitativo di azioni secondarie cui obiettivo sarà quello di esplorare più a fondo il mondo per carpirne i segreti, i retroscena, e soprattutto per approfondire le vicende che hanno portato al viaggio intrapreso da Ellie. Come mostrato dai gameplay, sarà possibile sorvolare queste zone o approcciarsi a quest’ultime, il tutto restituendo al giocatore una cera libertà di scelta.
Il crafting sembra essere molto migliorato e soprattutto approfondito rispetto al capitolo precedente, mostrando una varietà di personalizzazione ben più vasta di quanto presentato nel 2013. Oltre alla possibilità di utilizzare diverse armi sarà possibile personalizzare le stesse – in uno dei gameplay osserviamo Ellie costruire un mirino telescopico su di un fucile , ma il tutto rispettando il background generale del mondo di gioco: vediamo Ellie costruire un silenziatore per la sua pistola con materiali di fortuna, il tutto condito da una certa inventiva che ben si presta al contesto di sopravvivenza in cui si viene calati sin da subito, con la necessità dirompente di adattarsi, arrangiarsi, evolversi. Al contempo sarà possibile costruire trappole, fabbricare molotov, granate, combattere corpo a corpo.
L’intelligenza artificiale degli infetti sembra essere migliorata di molto, mentre diviene impeccabile quella dei nemici umani, pronti a scovarci con qualsiasi mezzo a disposizione, compreso l’utilizzo di cani da fiuto addestrati a seguirci. Sarà possibile disperdere le proprie tracce nascondendosi nell’erba alta, strisciando nel fango, approfittando di ogni singolo riparo, ma ciò che viene mostrato nei filmati ci comunica una forte pressione e ansia che accompagneranno il giocatore per tutta la durata del gioco. Restare immobili, infatti, non basterà per sottrarsi alla furia omicida dei nostri aguzzini, ben addestrati e pronti a tutto.
Ed ancora, i nuovi risvolti strategici che ci permetteranno di far scontrare i nostri avversari umani agli infetti, attirando gli uni agli altri in modo tale da consentirci la ritirata al sicuro, per poter così risparmiare munizioni e risorse preziose.
The Last of Us Parte 2 sarà in grado di lasciarci con l’amaro in bocca, così come accadde con il suo predecessore? La moralità, lo spessore dell’anima e delle percezioni umane – sono solo la superficie di un’opera che, nel bene o nel male, andrà a segnare un importantissimo passo nella storia del videogioco oltre a sancire, ufficialmente, lo sprint finale della gen attuale. Un titolo sicuramente da non perdere, da gustare fino in fondo ed a piccoli morsi. Un viaggio, l’ennesimo, che sappiamo ci condurrà dinnanzi la scelta più difficile: quanto è importante la vita di chi amiamo? Fin dove siamo disposti a spingerci per proteggerli dalle ingiustizie, dal dolore, dalla morte, sacrificando tutto il resto?
The last of us parte 2
in arrivo il 19 giugno su playstation 4.